NAPOLI. La prossima udienza del processo per la morte di Mario Grieco è fissata all’ 8 gennaio 2020. E’ quanto ha decretato il giudice penale della corte di Appello di Napoli nella mattinata di venerdì 4 ottobre 2019,a distanza di ormai 10 anni dall’incidente stradale consumatosi a Licola in cui perse la vita l’allora 20enne in sella alla sua moto. Nel corso dell’assise pubblica, l’unica testimone dell’accaduto, ha confermato la sua precedente versione, confermando aneddoti dell’accaduto presenti agli atti.
Il presidente dell’Associazione italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus, Alberto Pallotti, per l’occasione giunto da Verona, plaude la testimone: “E’ stata davvero corretta. Ha avuto il coraggio di confermare la versione rilasciata tempo addietro, nonostante le difficoltà oggettive nel ricordare un evento lontano, nonostante la pressione generale piombata su di lei anche sui social e proveniente da persone vicine all’imputato, oltre a quella generata dall’avvocato della controparte, atta a minare la sua credibilità. Non è facile nemmeno essere una testimone. E’ riuscita ad essere coerente, sfidando la sfiducia nelle istituzioni che regna in Campania e tutte le parole poco gentili che le sono state recate, per rendere giustizia, per aiutare a ricostruire la verità dei fatti. E’ stata guidata dalla sua coscienza, come lei stessa ha affermato. Crediamo fermamente nelle sue parole. Ha spiegato ogni piccolo dettaglio. Ha cercato il monumento dedicato a Mario, ha riconosciuto il suo volto ed ha cercato Rosa Di Bernardo, che è responsabile della sede di Napoli della nostra realtà associativa, per poi incontrarla al cimitero sulla tomba di Mario. E’ davvero triste pensare che l’autore di un omicidio stradale si nasconda dietro i suoi avvocati, dietro di un grido di innocenza, continuando a non presenziare in tribunale, a non presentarsi davanti ai familiari di chi ha ucciso. L’ennesimo rinvio registrato, ha messo a dura prova mamma Rosa e papà Giuseppe. Quest’ultimo non è riuscito a restare in aula. Un anno e sei mesi sono davvero una presa in giro per chi sta versando lacrime piene di dolore. Speriamo che la giustizia faccia il suo corso e che i tempi si riducano grazie all’occhio vigile che chiediamo al ministro Bonafede”.
Presente anche il responsabile della sede Aversa ed Agro aversano A.I.F.V.S. Onlus, Biagio Ciaramella: “Abbiamo vissuto, come associazione, tutte le fasi di questo processo. Il dramma della perdita di Luigi, spinge noi genitori ad essere vicini alle famiglie. Apprezzo quanto fatto dalla testimone e reputo il suo gesto estremamente umano, oltre che raro. In molti sono venuti a casa dopo la morte di mio figlio, ma nessuno ha avuto il coraggio di parlare davanti ad un giudice”.
Elena Ronzullo, presidente dell’associazione “Mamme Coraggio e Vittime Stradali”, ha spiegato come vive personalmente il processo di Mario Grieco: “Da mamma, tornare qui dopo 5 anni è stato come tornare indietro nel tempo. Conosco bene Rosa e so quanto è importante per lei la testimonianza odierna. Mi sono commossa nel vedere una donna che non ha vissuto il nostro dramma da vicino, aiutare noi vittime. Combatteremo affinché la verità venga a galla e con essa anche una giusta pena per chi ha sbagliato”.